Gli studenti Gifted (GTS) sono alunni che hanno elevata capacità cognitiva, creatività e abilità di problem solving.

Sebbene questi bambini e adolescenti siano conosciuti per le loro potenzialità cognitive, essi presentano alcune caratteristiche comportamentali che sottolineano la presenza di problemi sociali ed emotivi, tra cui: ansia, irritabilità, noia, isolamento sociale, stress emotivo, difficoltà nel fare amicizia, mancanza di motivazione, basso concetto di sé, negazione sociale, scarsa consapevolezza emotiva, solitudine, mancanza di resilienza e paura di fallire.

In questo articolo viene riportato lo studio di Razak et al. (2018) “Module of Cognitive Behavior Play Therapy on Decision Making Skills and Resilience Enhancement (CBPT Module)” (Link articolo), pubblicato sulla rivista International Journal of Academic Research in Progressive Education and Development, il cui obiettivo è quello di creare un modulo strutturato basato sulla CBPT per aiutare gli studenti plusdotati (Gifted and talented students) a sviluppare capacità decisionali e di resilienza, considerate abilità necessarie per gestire e affrontare efficacemente le loro problematiche sociali ed emotive.

Dunque, quello proposto, è un approccio creativo al tema degli studenti Gifted, che tiene conto della loro unicità e del loro sviluppo cognitivo. All’interno di tale approccio rientra la Play Therapy ritenuta l’intervento più appropriato ad affrontare le loro problematiche.

Intervento CBPT

Il modulo CBPT utilizzato in questo studio prevede 6 sottomoduli di play therapy che sono correlati a 5 unità, risultanti dalla combinazione di domini di decision making e di resilienza:

  1. Definizione dei problemi
  2. Generazione di alternative, controllo dei rischi, scelta delle alternative e valutazione dei risultati
  3. Relazioni e indipendenza
  4. Creatività, umorismo e iniziativa
  5. Moralità e resilienza

Ogni unità comprende due o attività, per un totale di 14 attività che vengono presentate attraverso tecniche di CBPT, come esercizi comportamentali, autoaffermazioni positive, biblioterapia e desensibilizzazione sistematica.

1. Sotto-modulo della Terapia del Movimento

Questo sotto-modulo è usato come sessione introduttiva. La terapia del movimento si focalizza sui movimenti comportamentali così come appaiono nelle relazioni terapeutiche che consentono ai bambini di sviluppare un’immagine di sé positiva e realistica. Questa terapia è stata scelta come sessione introduttiva poiché efficace nello stimolare l’interazione sociale, migliorare l’umore, ridurre l’ansia e aumentare la consapevolezza e l’espressione di sé.

Le tre attività del sotto modulo prevedono:

  • Attività 1. Il riscaldamento del corpo;
  • Attività 2. L’identificazione;
  • Attività 3. La comprensione dei ruoli e delle regole durante la sessione.

2. Sotto-modulo dell’ Art Therapy

Questo sotto-modulo è correlato all’unità Definizione dei problemi e insight. L’Arte terapia è definita come una forma di terapia che utilizza materiali colorati, matite e pennarelli, integrandoli alla psicoterapia terapeutica e alle tecniche di processo creativo. Inoltre, è  anche un modo per incoraggiare i bambini ad esprimere sentimenti e pensieri che hanno difficoltà a verbalizzare attraverso l’arte.

Il sotto-modulo produce due attività organizzate in grado di misurare:

  • Attività 4. La capacità di definizione del problema;
  • Attività 5. L’ insight degli studenti.

Questo processo richiede attività creative come l’uso di supporti multimediali e forme di condivisione di esperienze e conoscenza.

3. Sotto-modulo della Terapia con l’argilla

Questo sotto-modulo è correlato all’unità Generazione di alternative, controllo dei rischi, scelta delle alternative e valutazione dei risultati. La terapia dell’argilla prevede l’uso di occhi e mani, che rendono i partecipanti più concentrati. L’obiettivo consiste nel lavorare sul processo decisionale, che include l’analisi degli effetti positivi e negativi di una decisione, l’identificazione di opzioni migliori e l’assegnazione di priorità alle scelte prima di prendere decisioni, e il confronto delle scelte precedenti nel momento in cui si prendono nuove decisioni.

Ci sono tre attività che soddisfano questi aspetti:

  • Attività 6. La misurazione della capacità di ottenere nuove informazioni, ricavare fonti alternative, spiegare fatti ed esprimere giudizi;
  • Attività 7. La misurazione della capacità di analizzare le opzioni, identificare vantaggi e svantaggi di tali opzioni e fare la scelta giusta;
  • Attività 8. La misurazione delle capacità di differenziare e definire le informazioni, rivederle, restare saldi e trarre principi di base.

4. Sotto-modulo della Sand Therapy

Il sotto-modulo della Sand Therapy è compreso nell’unità Relazioni e Indipendenza. Questa unità lavora sulla capacità dello studente di avviare e mantenere una relazione di intimità e un legame con gli altri, e al tempo stesso di stabilire un confine sicuro tra lui e gli altri.

La Sand Therapy è una tecnica psicoterapeutica che consente ai pazienti di assemblare piccoli oggetti in un vassoio di sabbia (sandbox) e costruire un “mondo di sabbia” secondo la loro visione del mondo reale. E’ un processo espressivo e dinamico che consente di aumentare la consapevolezza di sé e le esperienze di comunicazione.

Sono previste due attività di Send Therapy (Attività 9 e 10).

5. Sotto-modulo della Musicoterapia

Questo sotto-modulo è legato all’unità Creatività, umorismo e iniziativa. Utilizzare la musica o gli strumenti vocali è efficace per alleviare il dolore e l’ansia, gestire lo stress, la comunicazione e il disagio emotivo. Infatti, questo sotto-modulo mira ad usare la creatività per alleviare il dolore e avviare la risoluzione dei problemi, e l’umorismo per ridurre lo stress e descrivere cosa è accaduto.

Le due attività creative (Attività 11 e 12) prevedono l’utilizzo di supporti multimediali, presentazioni e forme di condivisione di esperienze e conoscenze.

5. Sotto-modulo della Terapia con i Puppets

Il sotto-modulo dei Puppets è correlato all’unità Moralità e resilienza generale, che si riferisce alla conoscenza di ciò che è giusto e sbagliato, al rimanere ancorati alle credenze, alla gioia di aiutare gli altri, al persistere nella difficoltà, alla credenza di poter trarre vantaggio da una brutta situazione e alla fiducia nel poter fare qualcosa di giusto.

Sono state svolte due attività per misurare questo tema:

  • Attività 13. Gli studenti imparano le cose giuste e sbagliate, sono disposti ad affrontare il rischio e a lavorare duro attraverso la lettura di una storia che viene rappresentata dai puppets;
  • Attività 14. Uno studente mette in scena uno spettacolo sull’”aiutarsi a vicenda”, attraverso l’uso dei puppets.

Conclusione

Spesso gli studenti plusdotati (GTS) sono inclini a problematiche sociali ed emotive, dunque, è necessario un programma di intervento appropriato alle finalità e in grado di svolgere un ruolo attivo nel migliorare il loro processo decisionale e la loro resilienza.

La Play Therapy, dunque, si rivela come approccio più appropriato poiché gli elementi creativi sono compatibili con le caratteristiche stesse degli studenti GTS.

Bibliografia
 
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Neihart, M., Reis, S., Robinson, N., & Moon, S. (2002). The social and emotional development of gifted children: What do we know? Waco, TX: Prufrock Press.
Perrone-McGovern, K. M., Simon-Dack, S. L., Beduna, K. N., Williams, C. C., & Esche, A. M. (2015). Emotions, Cognitions, and Well-Being. Journal for the Education of the Gifted, 38(4), 343–357.
Razak, N. H., Johari, K. S. K., Mahmud, M. I., Zubir, N. M., & Johan, S. (2018). Module of Cognitive Behavior Play Therapy on Decision Making Skills and Resilience Enhancement (CBPT Module). International Journal of Academic Research in Progressive Education and Development, 7 (4), 179-199. Consultato in data Maggio 2, 2020 da http://hrmars.com/index.php/papers/detail/IJARPED/4846
Versteynen, L. (2013). Issues in The Social and Emotional Adjustment of Gifted Children: What Does The Literature Say?. The New Zealand Journal of Gifted Education,13 (1).
Wolin, S. J., & Wolin, S. (1993). The Resilient Self. New York: Random House.
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