ARTICOLI SCIENTIFICI SULLA PLAY THERAPY COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
EARLY ACCESS
Maria A. Geraci
La play therapy cognitivocomportamentale: dalla teoria alla pratica clinica
pp: 1-36
DOI: 10.1449/113493Abstract
L’articolo presenta la play therapy cognitivo-comportamentale come un approccio terapeutico rivolto ai bambini in età prescoalre e scolare, nonchè alle loro famiglie. Analizza studi e casi clinici che supportano l’efficacia della play therapy nel trattamento di una varietà di problemi, sottolineando il supporto empirico all’uso delle tecniche cognitivo-comportamentali nella terapia di gioco.
Maria A. Geraci, Ornella Argento, Francesca Pergolizzi, Questionario sull’uso del gioco nella pratica clinica con un campione di psicologi italiani, in “Psicologia clinica dello sviluppo, Rivista quadrimestrale” 1/2024, pp. 145-158, doi: 10.1449/112823
Abstract
Il gioco, riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto universale e inalienabile dell’infanzia, per essere definito tale deve essere caratterizzato dalla piacevolezza, essere intrinsecamente completo, intrinsecamente motivato e non avere un fine. Esso si caratterizza per la sua estrema importanza nel corso dello sviluppo dei bambini in quanto permette loro di controllare una parte del proprio mondo e di acquisire padronanza sulle esperienze bambino fa del mondo stesso
Zanaboni MP, Pasca L, Geraci MA, Varesio C, Guglielmetti M, Tagliabue A, Grumi S, De Giorgis V. Case report: KETOLAND the psychoeducation program for ketogenic diet. Front Psychiatry. 2023 Jun 8;14:1155717. doi: 10.3389/fpsyt.2023.1155717. PMID: 37363168; PMCID: PMC10285047.
Abstract
Glucose transporter type 1 deficiency syndrome (GLUT1DS) is a rare neurological disorder characterized by a wide spectrum of symptoms: epilepsy, movement disorders and neurocognitive impairment. The gold standard treatment for GLUT1DS are ketogenic dietary therapies (KDTs), specifically classical ketogenic diet (CKD). Despite the benefits, CKD often represents a challenge for patients and their families since meal preparation is extremely demanding and deviates a lot from normal diet. To assure an optimal compliance to CKD a psychological support for parents and patients with GLUT1DS is highly recommended. Specifically, a psychoeducational intervention that ameliorates the knowledge about the illness and its therapy improves treatment’ s adherence and efficacy. The aim of this case report is to investigate the effectiveness of a psychoeducational program, partially implemented through telepsychology, based on the theoretical model of Cognitive Behavioral Play Therapy (CBPT) to support KDT knowledge and adherence in a patient with GLUT1DS who presented a worsening of her clinical picture due to a sparse knowledge of KDTs principles which determined a low adherence. Thus, with this case report we propose a model of intervention with psychoeducation in a patient with a complex chronic disease.
Geraci, M. & Argento O., (2022) Cognitive Behavioral Play Therapy (CBPT) And Aggressive Behavior and Conduct Disorders: A Single Case Study. Presentazione poster EABCT 2022: 52th European Association for Behavioural and Cognitive Therapies – september 7-10 2022
Obiettivi
Il presente studio presentato al congresso EABCT 2022- 52th European Association for Behavioural and Cognitive Therapies – di Barcellona, 7- 10 Settembre 2022, ha l’obiettivo di verificare l’efficacia del trattamento CBPT sulla riduzione dei comportamenti problema e sullo sviluppo delle capacità di coping finalizzate alla gestione dei comportamenti aggressivi e dei problemi di condotta.
Il caso
E’ il caso di un bambino di 8 anni con comportamento aggressivo e problemi di condotta è stato sottoposto a 20 sessioni di CBPT in un periodo di 6 mesi ed è stato valutato in tre punti temporali: pre-trattamento (T1), post-trattamento (T2) e follow-up di 12 mesi (T3). Ad ogni valutazione i genitori e gli insegnanti hanno compilato la Child Behaviour Checklist (Achenbach e Rescorla; 2001) e le Conners Rating Scales (Conners, 2007). Inoltre, sono stati raccolti dati sulla linea di base del monitoraggio del comportamento aggressivo e sulla frequenza dei problemi di condotta.
L’intervento
L’intervento è stato sviluppato seguendo le fasi del modello S. Knell (1999): introduzione/orientamento, valutazione, intermedia e conclusione. Le attività di ludoterapia (Kaduson, Schaefer, 2002) sono state utilizzate per migliorare la risoluzione dei problemi e l’alfabetizzazione e la regolazione emotiva attraverso l’uso di marionette, narrazione e arti espressive.
Risultati
I risultati di questo studio hanno dimostrato l’efficacia della CBPT sulla regolazione dei comportamenti aggressivi. In particolare, i dati supportano l’ipotesi che l’adattamento della CBT ai bambini più piccoli attraverso attività di ludoterapia faciliti la regolazione comportamentale e lo spostamento delle convinzioni, consentendo la riduzione dei problemi emotivo-comportamentali e il potenziamento di pensieri e comportamenti adattivi.
Geraci M., (2021). Cognitive behavioral play therapy (CBPT) and emotional dysregulation: a single case study. Presentazione Poster CCP 2021: 10th Inter- national Congress of Cognitive Psychotherapy – VIRTUAL CONGRESS, 13th- 15th May 2021
Obiettivi
Il presente lavoro presentato ICCP 2021: 10th International Congress of Cognitive Psychotherapy – VIRTUAL CONGRESS, 13th-15th May 2021 ha l’obiettivo di verificare l’efficacia del trattamento CBPT sulla riduzione dei comportamenti problema e sullo sviluppo delle capacità di coping finalizzate alla regolazione emotiva.
Il caso
E’ il caso di un bambino di 7 anni con problemi di gestione della rabbia. Il disegno dello studio: valutazione pre-trattamento (T1), post-trattamento (T2) e follow-up a 30 mesi (T3). Gli strumenti utilizzati sono Child Behavior Checklist (Achenbach e Rescorla; 2001); Conners Rating Scales (Conners, 2007) e monitoraggio della frequenza di base dei comportamenti problematici.
L’intervento
Protocollo di intervento è stato strutturato in 15 sessioni CBPT in un periodo di 6 mesi. In precedenza sono state condotte 12 sessioni di Child Centered Play Therapy – CCPT al fine di garantire un clima sicuro e l’accettazione del bambino. L’intervento è stato sviluppato seguendo le fasi del modello S. Knell (1999): introduzione/orientamento, valutazione, svolgimento e conclusione.
Risultati
Le attività di terapia del gioco (Kaduson, Schaefer, 2002) sono state utilizzate per migliorare la risoluzione dei problemi, l’alfabetizzazione e la regolazione emotiva attraverso l’uso di burattini, narrazione e arti espressive.